Canti della Passione

Riflessioni musicali sul Venerdì Santo

Occorre fare un lunghissimo viaggio indietro nel tempo, alla seconda metà degli anni ’70, per arrivare alla prima edizione dei Canti della Passione fortemente voluta dal Priore pro tempore dell’Arciconfraternita del S.S. Crocefisso Arturo Tosi (già 5° presidente della Corale), il quale assieme a Don Ercole, tramite il figlio Stefano (corista) e Dario Buffagni, chiese alla Puccini una manifestazione che onorasse la Settimana Santa.
Detto fatto. Visto che la processione del S.S. Crocefisso a Sassuolo si tiene per una tradizione ormai consolidata da un paio di secoli il Giovedì Santo, resta libero il Venerdì che viene occupato dalla performance della Puccini “Canti della Passione”. E da allora (circa 40 anni fa) la tradizione si ripete al punto che non si discute più se esserci o no, eventualmente si attende che il maestro comunichi il programma della serata che di solito diventa (a causa della difficoltà dei brani) l’appuntamento più impegnativo dell’intero anno. Ed è dal programma dei Canti della Passione di S. Francesco in Rocca che prendono spunto altri eventuali concerti con lo stesso tema che spesso vengono richiesti da altre realtà.